ID 096
Nome comune Quercia comune; farnia
Nome scientifico Quercus robur (=Q. peduncolata)
Altre specie Q. rubra; Q. cerris; Q. frainetto; Q. petrea; Q. pubescens; Q. ilex; Q. suber; Q. coccifera
Famiglia Fagaceae
Foto pianta    
Descrizione Il genere Quercus comprende alberi e arbusti sia spoglianti che sempreverdi, originari dell'Europa e dell'America. Le varie specie sono presenti come elementi dominanti di molte foreste planiziali, macchie e boschi aridi submediterranei, fino a circa 1500 m di altitudine. Le querce possono essere caducifoglie o sempreverdi, hanno un accrescimento lento, ma sono longeve e possono crescere fino a 40-50 m di altezza. La farnia è una delle più diffuse, presente in boschi su suoli ricchi e umidi, dal piano basale fino oltre 800 m. Numerose le specie caducifoglie utilizzate nelle alberature e nei parchi come, oltre Q. robur (farnia), si trovano Q. petrea (rovere), Q. pubescens (roverella), Q. cerris (cerro), Q. frainetto (farnetto) e Q, rubra (quercia rossa americana). Tra le sempreverdi, oltre Q. coccifera e Q. suber (quercia da sughero), il più utilizzato nei giardini e nelle alberature stradali, è Q. ilex (leccio), ampiamente presente anche allo stato spontaneo lungo le coste e in tutte le zone interne con clima mite.
Fusto Eretto o contorto, rami nodosi: corteccia grigio-bruna con screpolature longitudinali.
Foglie Decidue, semplici, alterne, subsessili, lobate (4-6 lobi) più o meno profondamente, verde scuro in primavera diventano giallo-rosso o bruno in autunno e inverno.
Fiori Unisessuali; i maschili in sottili amenti penduli, i femminili, molto piccoli, riuniti in piccoli racemi ascellari e avvolti da un involucro.
Frutti Secchi (acheni), riuniti a 2-3, sessili su un peduncolo comune, subsferici (ghiande) parzialmente avvolti da una cupula per circa 1/4.
Stagione fioritura Aprile; giugno
Stagione frutti Autunno - inverno
Effetto avverso Allergenicità bassa
Parte Polline
Organo bersaglio Apparato respiratorio
Modalità
Sintomi o Effetti Rinite
Aspetti fitosanitari La specie è sensibile sia all'inquinamento che ai vari agenti da ferita soprattutto derivanti da drastiche potature. Risulta notevolmente sensibile anche ai danni provocati alle radici dalle escavazioni effettuate alla sua base. Tali situazioni provocano un indebolimento del soggetto rendendolo particolarmente suscettibile agli attacchi di insetti xilofagi. Questi, scavando grosse gallerie nel legno, ne riducono la resistenza meccanica facilitando così la rottura di branche e fusti specialmente in presenza di vento e neve. Negli ultimi anni si sono verificate infestazioni da parte di un lepidottero defogliatore, la processionaria della quercia. Anche le larve di questo fitofago sono provviste di peli urticanti. Questi possono essere trasportati dal vento e depositati sulla pelle o essere respirati. Le reazioni infiammatorie possono essere anche gravi, soprattutto se ad essere colpiti sono soggetti particolarmente sensibili, come i bambini o gli animali da compagnia.